Salutava sempre. Per forza. La facciata perfetta fa parte del problema. Non prova niente. E la scelta migliore per non darlo a vedere è mostrarsi cordiale, premuroso, attento, disponibile, sorridente. Sempre sorridente. Anzi, lui sembra sempre il migliore. La gente vera, infatti, ha giornate storte, quelle in cui il sorriso alla portinaia proprio non ce la fa ad uscire. Lui no. Lui saluta sempre. Sorride, sorride sempre. Sempre gentile. Sempre complimentoso. Accogliente.

E a volte si dedica a lavori di cura. Non per altruismo, no, ma perché ama il controllo. Il potere che deriva dal controllo. A volte sostiene cause nobilissime, un po’ per sentirsi eroe, ma soprattutto per ricevere ammirazione. L’ammirazione è la sua droga. Ne ha bisogno come benzina per il motore. Perció saluta sempre. Affettivamente è un bimbo di tre anni. Ha bisogno di essere idolatrato, perché per cancellare la profondissima e seppellita credenza di non valere nulla si è detto di esser Dio. E poiché nel fondo è nascosta la segreta verità, per non destarla ha bisogno che gli altri attestino il suo sè grandioso. Perció. Attenzione a non avvicinarlo a quel segreto che tutti i giorni fatica a non svelarsi. Non provate a mostrargli INDIFFERENZA. Sopporta bene l’odio, anzi lo accende, ma non l’indifferenza. Non provate nemmeno a compatirlo. Non provate a trattarlo come un comune essere umano. Perché si vendicherà . E con estrema crudeltà. Si sentirà assolutamente legittimato perchè voi lo avrete ucciso.

Vi ammazzerà usando il mezzo più congruo, un’arma, una persona, la reputazione, i soldi. Dipende. Dall’analisi costi/benefici. E troverà anche qualcuno disposto ad aiutarlo, lui è un artista della manipolazione. Infatti, saluta sempre.

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